Senza un contesto, parole e azioni non significano nulla.

G. Bateson

Il disagio psicologico: come si manifesta?

Il disagio psicologico si manifesta con un sintomo, di varia natura, o un malessere a carico di una o più persone all’interno della famiglia. Ogni persona e ogni famiglia attraversa varie fasi del ciclo di vita. Il passaggio da una fase all’altra viene considerato un momento critico. L’individuo e la famiglia sono chiamati a riorganizzare le relazioni, ristrutturando ruoli e funzioni assolti fino a quel momento. In questo senso, quindi, il termine crisi non ha un’accezione negativa, ma coincide con un momento di cambiamento, ciascun evento critico assume un connotato positivo poiché prevede una maturazione e una crescita dell’individuo e l’attivazione di processi evolutivi che lo porteranno alla fase successiva del ciclo di vita.

Se l’individuo e la sua famiglia non sono in grado di modificare in maniera evolutiva lo stile relazionale e strutturale, non riusciranno a superare la crisi e il processo evolutivo si blocca. A questo punto, è quasi inevitabile che insorga un disagio psicologico a carico di uno o più membri della famiglia. Il disagio può essere considerato come il segnale più evidente che la famiglia ha difficoltà a superare uno stadio del ciclo di vita. Si tratta, quindi, un campanello d’allarme che segnala una difficoltà nel passaggio evolutivo. Può essere interpretato come una richiesta, ovviamente inconsapevole, di cambiamento, affiché la famiglia esca da una situazione di blocca evolutivo. Nonostante il sintomo psicologico, provochi nella persona o nella coppia, uno stato di difficoltà o malessere, deve essere visto come un tentativo di perturbare il sistema. Il compito del professionista sarà quello di aiutare la persona, la coppia o la famiglia a dare un senso al sintomo, leggendolo in chiave relazionale e iscrivendolo all’interno del ciclo di vita della persona e del sistema familiare.

Il terapeuta sistemico-relazionale, quindi, non si focalizza tanto sulla natura e sulle caratteristiche del disagio psicologico, quanto più sulla storia di quest’ultimo, sulla sua insorgenza e manifestazione. Il sintomo può essere di qualsiasi natura (disturbo dell’umore, d’ansia, alimentare, dipendenza, sessuale ecc) e si può manifestare a carico di una persona, di un sottosistema familiare o della coppia.

Il disagio psicologico della coppia

La crisi di coppia, di qualsiasi natura essa sia (alta conflittualità, tradimento, incomunicabilità ecc) viene letta come un disagio a carico della relazione. Anche in questo caso, il compito del professionista sarà aiutare i partner a comprendere il senso della loro crisi, dove il sintomo è indice della incapacità della coppia a proiettarsi verso la successiva fase del suo ciclo di vita che può essere il passaggio alla formazione della famiglia, con la nascita del primo figlio, l’uscita di casa dei figli o la rinegoziazione del rapporto con le rispettive famiglie d’origine.

Il disagio psicologico del bambino

A maggior ragione, il disagio di un bambino è sempre un problema familiare. Dobbiamo tenere presente che, quando i bambini stanno male, sono dei bambini che “funzionano” e che in qualche modo, attraverso la loro sofferenza, ci stanno comunicando qualcosa. Un bambino è, la maggior parte delle volte, la porta d’entrata nel sistema familiare. Il più delle volte, un bambino sintomatico è un bambino caricato di eccessivi pesi, responsabilità o compiti di sviluppo che non gli competono. Il bambino sintomatico non deve essere visto solamente come “un bambino problematico”, ma come un soggetto attivo e capace di cogliere le disfunzioni familiari, che, spesso, i genitori ignorano.

Il disagio psicologico dell’ adolescente

A differenza di quello che si pensa, quando un adolescente è sintomatico non deve essere visto come una persona che vuole attirare l’attenzione su di sè. Il più delle volte, un adolescente sintomatico è un ragazzo che vuole, cerca e tenta di spostare l’attenzione dei genitori, attirandola su di sè. Attirando gli occhi dei genitori sul suo malessere, distoglie il loro pensiero da situazioni dolorose, critiche o complicate. Ovviamente, tutto ciò è fatto a livello inconsapevole. Un adolescente che sta male è un adolescente che cerca di alleggerire la sua famiglia da pesi emotivi difficili da sopportare.

 

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